martedì 7 maggio 2013

Il ritardo evolutivo semplice del linguaggio




 Il ritardo evolutivo semplice
 del linguaggio 


                   

 Il ritardo evolutivo semplice del linguaggio è un rallentamento nell’evoluzione delle fasi dello sviluppo del linguaggio stesso. Il bambino che presenta questo ritardo semplice si comporta normalmente in tutte le sue attività, è un soggetto intelligente con una buona comprensione del linguaggio, ma che ha iniziato a parlare tardi; ad esempio la lallazione può essere comparsa dopo i 6-8 mesi di vita e le prime parole dopo i 18 mesi. Questo bambino a due–tre anni sa pronunciare un certo numero di parole ma non struttura la frase, viene compreso solamente dalla madre e si aiuta con il gesto per comunicare.

Di solito i bambini affetti da ritardo del linguaggio vengono segnalati dalla scuola materna oppure sono condotti al logopedista dai genitori stessi. È necessario, comunque, prima di avviare il trattamento logopedico, effettuare un indagine di tipo specialistica per escludere qualsiasi danno di tipo organico. 

Inquadrato il soggetto, dopo aver preso visione degli esami praticati e dopo aver analizzato il linguaggio, il logopedista imposta la rieducazione, che molto spesso si avvale della collaborazione materna o di chi ne fa le veci.
Gli esercizi si basano sulla stimolazione globale e sulla correzione del versante espressivo; in linea 
di massima sono i seguenti:


Il lavoro dell’ambiente familiare assume una notevole importanza. Compito del logopedista è quello di sensibilizzare la famiglia, indirizzare la madre, tenere regolari sedute per impostare le fasi della rieducazione, controllare il lavoro fatto a casa e di dare al bambino un certo senso di responsabilità nel lavoro-gioco che pratica.


                                                                       tratto dal MANUALE DI LOGOPEDIA di Adriana Cippone de Filippis
 

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